Russia violenta: l'alleanza fascismo-Putin

Ecco la "LIBERTA D'OPINIONE" che vorrebbero anche in Italia le varie organizzazioni omofobe (Giuristi per la Vita, Manif pour Tous Italia, Christus Rex, FN, Sentinelle in piedi, Provita....). Nella foto i fascisti Russi che sorridono contenti mentre la polizia putiniana arresta gli intrepidi manifestanti del Pride Moscovita.

IN RUSSIA ANCORA VIOLENZA
Il regime del male di Putin vieta il gay pride a Mosca.
Nonostante il divieto alcuni manifestanti hanno cercato far sentire la propria voce e rivendicare i diritti umani sempre piu negati nel paese piu omofobo del mondo. Hanno breso botte e sono stati arrestati. Solidarieta al popolo LGBT RUSSO.

Per dire NO anche a questo ed in Solidarietà con il popolo LGBT RUSSO, SCENDETE IN PIAZZA CON NOI!
al Veronapride


SABATO 6 Giugno 2015
Concentramento corteo ore 15.45 in Via Santa Toscana a Verona (zona Porta Vescovo).Appuntamento al Circolo Pink dalle ore 13.00, in Via Cantarane 63C Verona (quartiere Veronetta molto vicino alla Stazione ferroviaria di porta Vescovo-uscita autostradale A4 Vr Est). Il Circolo pink si trova a pochi metri dalla partenza del Pride.

VERONA PRIDE - 6 Giugno 2015 - ANCHE NOI CI SAREMO!

COMITATA GIORDANA BRUNA
VERONA PRIDE - 6 GIUGNO 2015
APPELLO ALLA MANIFESTAZIONE VERONESE

ANCHE NOI CI SAREMO! PER RIAFFERMARE IL NOSTRO ORGOGLIO “DE-GENERE” CONTRO L’INTEGRALISMO CATTO/FASCISTA

La Comitata Giordana Bruna sarà al Verona Pride con un proprio spezzone in fondo al corteo, vi invitiamo ad essere a
Verona con noi e con i nostri contenuti. 
Concentramento corteo ore 15.45 in Via Santa Toscana a Verona (zona Porta Vescovo).
Appuntamento al Circolo Pink dalle ore 13.00, in Via Cantarane 63C Verona (quartiere Veronetta molto vicino alla Stazione ferroviaria di porta Vescovo-uscita autostradale A4 Vr Est). Il Circolo pink si trova a pochi metri dalla partenza del Pride.

Ancora una volta scendiamo in piazza per il nostro diritto all’autodeterminazione e alla libertà, contro gli attacchi catto-fascisti che la gerarchia vaticana ha nuovamente scatenato contro noi donne, lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersex.

Nel territorio veneto, in cui viviamo, assistiamo a un’aggressione violenta contro le politiche antidiscriminatorie, le campagne di educazione e prevenzione sulla sessualità nelle scuole, la lotta agli stereotipi di genere e le violenze sulle donne, il diritto all’autodeterminazione per le persone transessuali e transgender.

Conferenza CHI HA PAURA DEL GENDER? Grande successo della serata

CHI HA PAURA DEL GENDER?
Certmente non le molte persone che ieri sera, 21 Maggio 2015 sono venute in Sala Elisabetta Lodi ad ascoltare l'altra campana, quella della non discriminazione.
Serata riuscita, tanti genitori e insegnanti, buon dialogo e confronto sui temi dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere, da rifare sicuramente in altri posti, coinvolgendo anche altri gruppi di genitori, che dire brave e bravi tutte e tutti per aver creduto in questo incontro.

Presto vi stupiremo con nuovi appuntamenti ed iniziative.

 #gendertheory #omofobia #scuolalgbt

Mettiamoci una CROCE sopra

Chiude "La Croce" di Adinolfi. Che dire? Certamente non ne sentiremo la mancanza. Ed ora...METTIAMOCI UNA CROCE SOPRA!

Chi ha paura del gender? Conferenza pubblica


Comitata Giordana Bruna 
VI INVITA ALLA 

CONFERENZA PUBBLICA DI INFORMAZIONE 

 Giovedì 21 maggio 2015 / ore 20.30
 Sala Elisabetta Lodi 
San Giovanni in Valle - Verona


 La scuola del rispetto e della diversità:
 chi ha paura del gender? 

Una società democratica fondata sull’uguaglianza, sulle pari opportunità e sull’inviolabilità ministeriali di lotta a tutte le forme di discriminazione sul lavoro, nella società e a scuola. In Italia, le resistenze che il legislatore ha opposto alle richieste dell’Unione Europea di mettere in atto una vera e propria politica di lotta alle discriminazioni e di educazione alla diversità ha favorito l’emergenza di movimenti tradizionalisti, reazionari e conservatori appartenenti all’ala del cattolicesimo integralista, che denunciano la diffusione della cosiddetta “teoria o ideologia del gender”. 

MILANO: il comune nega la sala per il convegno omofobo.

MILANO: il comune nega la sala per il convegno omofobo.
Una cosa che dovrebbero fare tutte le istituzioni, negare sale e luoghi pubblici a chi diffonde odio ed intolleranza.

Niente convegno omofobo nei locali del Comune di Milano. L'amministrazione ambrogina ha negato l'autorizzazione all'uso della prestigiosa Sala Alessi presentata dal gruppo consiliare della Lega Nord. Secondo quanto riporta Milano Today, stati Luca Lepore (consigliere comunale della Lega), Massimo Gandolfini (Comitati etici), Gianfranco Amato (Giuristi per la vita). Il dibattito doveva essere moderato da Marco Invernizzi (Alleanza Cattolica).

Leggi l'articolo su GAY.IT

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UN ALTRO VOLANTINAGGIO DI CONTRO-INFORMAZIONE

La Comitata questa sera, 4 Maggio 2015, ha dato il benvenuto a prof. Gandolfini con un volantinaggio di contro-informazione fuori dalla sala dove teneva l'ennesima conferenza catto-fascista in Borgo Roma a Verona presso la Parrocchia Gesù Divino Lavoratore.

Poca gente e tutta molto gentile, hanno preso il nostro volantino, che si siano accorti che aveva contenuti opposti a quelli che avrebbero sentito in sala? Forse si e forse no, ma da come prendevano il materiale forse pensavano che si pubblicizzava la prossima conferenza del Gandolfini.

Un altro segnale del nostro fare. Poi ad un certo punto è arrivata la polizia chiamata dai preti della parrocchia, documenti e via liscia cosi.

Vi diamo appuntamento in sala Lodi il 21 maggio a Verona per la nostra conferenza, partecipate numerose e numerosi e se conoscete personale della scuola o anche genitori portateli magari scopriranno altro sul "gender" un filino diverso da quello che Galdolfini e compari professano.

Ecco qui un resoconto dei contenuti che Gandolfini offre al popolo a una delle sue conferenze.

http://comitatagiordanabruna.blogspot.it/2015/04/una-serata-con-massimo-gandolfini-di.html

Lunga Vita Alla Comitata

Abbasso la famiglia naturale! Evviva l’ideologia del gender!

articolo di Lorenzo Bernini, in «La Falla: L’almanacco del Cassero LGBT Center», lustro primo, maggio 2015 

Molto è stato scritto e detto a proposito delle fotografie blasfeme postate sulla pagina facebook del Cassero. So che l’associazione se ne è scusata, e non vorrei riaprire la questione. Non riesco però a non approfittare di questo articolo per dire che a me hanno divertito. Per il cattivo gusto assomigliavano alle vignette di Charlie Hebdo che dopo la strage sono assurte a simbolo della libertà di espressione. E ricordavano anche la processione della Madonna della Scabbia, protettrice delle frocie malate scassate e messe male, che Porpora Marcasciano descrive nel suo bel libro Antologaia, uscito da poco in una nuova edizione. Certo non saranno piaciute a chi pensa che le comunità LGBTQI italiane debbano starsene composte al loro posto, a elemosinare diritti che vengono loro negati da forze politiche impegnate a rincorrere il voto cattolico. Ma dissacrare i simboli della propria oppressione è di per sé liberatorio. Tra poco si ricorda il 28 giugno 1969, il giorno in cui, scrisse Allen Ginsberg, le persone LGBTQI persero il loro sguardo ferito. Alcuni/e iniziarono allora a sorridere garbatamente, altri/e a ridere sguaiatamente.