Volantino del 14.4.2015

E’ IL TEMPO DEI DIRITTI NON DELL’ODIO 

Cosa c’è dietro l’ideologia anti-gender Le religioni dovrebbero essere il nutrimento, o parte del nutrimento, del cosiddetto spirito ma da sempre esprimono lati di prepotenza e violenza verso chi non ha la stessa fede o non ha fede affatto. 

Si pensava che il tempo dell’Inquisizione fosse materia per libri e romanzi storici ma evidentemente ci si sbagliava. L’attacco della Chiesa cattolica, messo in atto attraverso “professori, giornalisti, psicologi, intellettuali vari”, tutti difensori della “famiglia naturale” contro la inesistente ideologia del “gender”, ossia contro le persone omosessuali, transessuali e le donne, si sta dispiegando su molti fronti. 

Sale e cinema parrocchiali, spazi concessi da istituzioni locali compiacenti anche a gruppi integralisti assieme all’estrema destra, piazze concesse alle “Sentinelle in piedi” e blindate dalle forze dell’ordine, martellanti interventi sui media e in rete e, soprattutto, una presenza costante nelle scuole sono segnali evidenti della paura della perdita di un potere sulle coscienze che la Chiesa, e in generale le religioni, vorrebbero assoluto. Si attaccano così non solo i diritti propri di uno Stato laico, spesso conquistati a fatica (lo stupro fino a non molti anni fa era considerato un delitto contro la morale e non contro la persona), ma intere comunità di persone, le donne innanzitutto, i bambini e le bambine, le persone omosessuali e transessuali, e in generale chi non vive secondo i dettami della Chiesa. Negli anni ’70 le donne hanno conquistato il diritto a divorziare e ad interrompere legalmente la gravidanza attraverso la vittoria di referendum popolari, ottenuta anche col voto delle donne cattoliche, che morivano, come le altre, sui tavoli delle mammane. 

Ora è tempo di altri diritti, sanciti tra l’altro da leggi precise in gran parte dei Paesi europei.

Le pressioni della Chiesa sulla politica a livello nazionale e sulle amministrazioni locali, la difesa della famiglia “naturale”, la crociata contro l’aborto e la pillola del giorno dopo, la propaganda sui “metodi contraccettivi naturali” e via dicendo mirano a chiudere gli spazi di libertà e di autodeterminazione: i consultori pubblici, che si riducono sempre di più; la possibilità di avere assistenza adeguata nelle strutture ospedaliere per l’interruzione di gravidanza, per il grande numero di medici e operatori sanitari “obiettori”; l’educazione sessuale nelle scuole; l’educazione alla convivenza multietnica e alla comprensione dell’altro. 

In Italia, grazie all’influenza cattolica, non esiste ancora una legge sulle “unioni civili” né è previsto il reato di omo/transfobia, cioè dei crimini ispirati da odio contro le persone omosessuali e transessuali, spesso purtroppo vittime di episodi di bullismo, violenza, emarginazione. Le proposte di legge però ci sono e l’Europa spinge perché vengano approvate. Sarebbe un passo avanti verso la laicità non solo delle istituzioni, ancora fortemente infiltrate di moralismo cattolico, ma verso una verso unacultura diversa, di rispetto dell’altro.

Ora è tempo di altri diritti, che non vanno a ledere nessun diritto acquisito, quindi perché tanto odio in persone che si dicono religiose?

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EVVIVA L’IDEOLOGIA DEL GENDER! 
(CHE NON ESISTE) 

 Che cos’è la teoria/ideologia del gender? Contro la teoria/ideologia del gender è in corso una vera e propria crociata. Si racconta che un’oscura lobby di pervertiti sessuali ha raggiunto una posizione egemonica nell’ONU e nell’UE e vuole distruggere la famiglia naturale. Ma la teoria/ideologia del gender in realtà non esiste: è un’invenzione con cui il Vaticano, la Sentinelle in piedi, i gruppi antiabortisti, i movimenti integralisti cattolici contrastano le conquiste dei movimenti femministi, lesbici, gay, bisessuali, trans e intersex.

Che cosa significa “gender”? 

“Gender” in Italiano si traduce “genere”, ma le gerarchie cattoliche credono che il termine inglese confonda di più e faccia più paura. Genere non è un’ideologia, ma un concetto che ispira quel vasto campo di ricerca che si chiama studi di genere, al plurale, non teoria del genere. Le gerarchie cattoliche credono che parlare di questi studi al singolare possa farli maggiormente passare per un’ideologia compatta. 

Che cosa sono gli studi di genere (o gender studies)? 

 Gli studi di genere utilizzano il concetto di genere in senso critico, per contestare quelle credenze dogmatiche secondo cui in natura esiste un solo modo di incarnare il genere maschile e femminile: la sottomissione delle donne agli uomini nelle famiglie eteropatriarcali. Secondo gli studi di genere non c’è un solo modo di essere uomini e donne, né un solo modo di costituire una famiglia, ma è sempre esistita una molteplicità di conformazioni fisiche, di identità, di desideri, di relazioni a cui è giusto riconoscere uguale dignità. Gli studi di genere ispirano quindi politiche antidiscriminatorie e di riconoscimento sociale per le minoranze sessuali. 

Quali sono gli scopi della crociata anti-gender? 

La crociata anti-gender osteggia le leggi antidiscriminatorie, le campagne di prevenzione educativa contro l’oppressione delle donne e delle minoranze sessuali, l’autodeterminazione procreativa delle donne. 

Quali sono gli scopi di chi ha scritto questo documento? 

 L’ideologia del gender non esiste, ma se promuovere i diritti delle donne e delle minoranze sessuali e sfatare il mito secondo cui solo gli uomini e le donne eterosessuali regolarmente sposati vivono secondo natura significa aderire all’ideologia del gender, allora noi a questa ideologia aderiamo con convinzione! Per l’autodeterminazione delle donne, delle lesbiche, dei gay, delle persone bisessuali, trans e intersex, contro l’oscurantismo religioso noi urliamo a squarciagola: evviva la teoria del gender!


ComitatA GiordanA BrunA - aderiscono: Circolo Pink Verona, Collettivo Anguane, TransFormazione, Laboratorio Autogestito Paratodos, Arcigay Verona, Comitato per i diritti delle prostitute, Maurice GLBTQ Torino, Queersquilie, Anet. 

info: giordanabrunavr@gmail.com