Formazione "anti-gender": la svolta integralista della Direzione del Centro polifunzionale Don Calabria

La crociata contro l’ideologia gender entra in un corso di formazione rivolto ad operatori e volontari del Centro Polifunzionale Don Calabria. 


I seminari formativi sono stati organizzati dalla Direzione e sono rivolti a tutto il personale - operatori e volontari. Sebbene il personale non sia obbligato a partecipare, la presenza è tuttavia "caldamente consigliata", eufemismo per edulcorare la natura coercitiva della partecipazione, evidente anche dalla raccolta firme effettuata. 

Materiale informativo "Chi ha paura del gender?"

Tre libretti per una corretta informazione sulla cosiddetta "teoria del gender".


Abbiamo raccolto in tre libretti scaricabili gratuitamente tutto il materiale raccolto in questi mesi di mobilitazione per contrastare l'offensiva #nogender.



Scaricate, leggete, diffondete!

Riconsegnati al consigliere regionale Stefano Valdegamberi i manifesti omofobi di cui è co-firmatario

Comunicato stampa

Riconsegnati al consigliere regionale Stefano Valdegamberi i manifesti omofobi di cui è co-firmatario


Verona, 13 ottobre 2015

Ieri sera, 12 ottobre, la Comitata Giordana Bruna, intervenuta ad un dibattito sul “gender” in quel di San Giovanni Lupatoto, ha restituito a Stefano Valdegamberi, ex assessore e attuale consigliere regionale (dopo parecchie migrazioni) della Lista Zaia, una parte dei manifesti omofobi affissi nelle scorse settimane in città.
Il Valdegamberi è uno dei due “politici” che hanno firmato i manifesti, l’altro è Alberto Benetti, dal maggio 2012 nominato assessore comunale con delega alla Riqualificazione edilizia scolastica e manutenzione straordinaria, Istruzione, Politiche giovanili (della serie siamo ben messi).

Una serata con Gianfranco Amato a Sommacampagna


Una persona che ha assistito alla conferenza di Gianfranco Amato a Sommacampagna ci ha mandato questo resoconto. 


Lo pubblichiamo per continuare il nostro lavoro di controinformazione. 


Se volete, potete mandarci le vostre testimonianze alla mail giordanabrunavr@gmail.com

Nel corso della serata del 15 settembre tenutasi presso la Chiesa Parrocchiale di Sommacampagna (Verona) ho perso il conto di quante volte sia stata utilizzata la parola “pericolo”. Nel clima creato sapientemente dall’avvocato Gianfranco Amato, presidente dei “Giuristi per la Vita”, si fomenta l’isteria collettiva contro lo spettro del “gender” e contro tutto ciò che è diverso dalla norma eterosessuale, sostenuta dalla Chiesa Cattolica.

#BoycottaLaTuaParrocchiaOmofoba colpisce nel segno e svela l'alleanza catto-fascista dei difensori della "famiglia naturale"

COMUNICATO STAMPA COMITATA GIORDANA BRUNA


Martedì 15 settembre Gianfranco Amato dei Giuristi per la Vita, impegnato ormai a tempo pieno nella sua tournée anti-gender, ha occupato la Chiesa parrocchiale di Sommacampagna, accompagnato dalla Presidente dell’Associazione La Pieve con la complicità dei parroci locali.

Parlando con uno dei militanti della Comitata Giordana Bruna, il vice parroco ha cercato di giustificarsi dicendo che non conosceva l'avvocato Amato e le sue prediche d’odio, scaricando la responsabilità sul parroco, Don Tarcisio, fedele e zelante esecutore del pensiero altrettanto intollerante del Vescovo Zenti.

LA MOZIONE ANTI-GENDER DELLA REGIONE VENETO È UN ATTACCO ALLA SCUOLA E AGLI INSEGNANTI

COMUNICATO STAMPA 

L’1 settembre 2015 la regione Veneto, con 24 voti a favore e 9 contrari, ha approvato la mozione n. 13 che così recita: “La Scuola non introduca ideologie destabilizzanti e pericolose per lo sviluppo degli studenti quali l’ideologia gender” presentata dal Consigliere e Presidente della Terza Commissione permanente Sergio Berlato (FdI-An-Mcr). 

Dalle chiese alle istituzioni le menzogne sul "gender" non si fermano

COMUNICATO STAMPA GIORDANA BRUNA

Dalle chiese alle istituzioni le menzogne sul "gender" non si fermano.
Il Sindaco di Concamarise (VR) Cristiano Zuliani sponsorizza un altro incontro omo-transfobico.



Basterebbe leggersi il commento fatto nel 2014, sul popolo ROM, dal Sindaco di Concamarise (VR) Cristiano Zuliani in risposta alla presidente della Camera Laura Boldrini quando disse rigorosamente in dialetto  “La gà reson... i rom vanno termovalorizzati”. In questa frase il suo pensiero nei confronti di una delle minoranze più discriminate in Italia, oltre i Rom non c’è nulla. 

I PREDICATORI D'ODIO STANNO COLONIZZANDO LE VOSTRE PARROCCHIE

#BoycottaLaTuaParrocchiaOmofoba  

Ricomincia la stagione del gender a Verona e dintorni.

Ritornano i predicatori d'odio. L'Avv. Gianfranco Amato sarà il 15 settembre prossimo a Sommacampagna per l'ennesima conferenza omo-bi-transfobica. E la Comitata Giordana Bruna sarà di nuovo in piazza per protestare contro le parrocchie che si rendono complici di questa assurda propaganda anti-gender.

Aderite alla campagna #BoycottaLaTuaParrocchiaOmofoba e partecipate al presidio il 15 settembre 2015 alle ore 20.15 SOMMACAMPAGNA (VR)

Tutti i dettagli sulla pagina dell'evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1473214846313551/

Mandate la vostra adesione alla mail a giordanabrunavr@gmail.com

Vi aspettiamo in piazza!

Paura, manipolazione, insicurezze e ipocrisia: il “gender" non c'entra ma fa comodo

Si sta avvicinando il momento del rientro a scuola e si profilano già i segnali di nuove recrudescenze del fenomeno “nogender”. Riprendono le conferenze “informative”, edulcorata definizione di deviazione e manipolazione delle informazioni, si riaccendono gli animati dibattiti politichesi, si consolidano le demarcazioni tra chi è pro e chi è contro, si propongono referendum/raccolte firme/anatemi/untorelli.

INFORMA-GENDER: Video della Conferenza Pubblica di Informazione


In questi ultimi mesi gruppi integralisti cattolici, guidati da ideologi profondamente ostili alla costruzione di una società fondata sull'autonomia, l'autodeterminazione e il rispetto di tutte e di tutti, stanno guidando una crociata volgarmente sessista e omo-bi-transfobica. I loro strumenti propagandistici sono la disinformazione e la manipolazione della realtà, dei fatti e della conoscenza scientifica.

Stupro Fortezza da Basso: si chiama sentenza, ma leggi violenza

Nel luglio del 2008, fuori da un locale nei pressi di Fortezza da Basso, zona fiere di Firenze, si consuma uno stupro collettivo: 6 contro una. A farne le spese, una ragazza di 22 anni, che immediatamente si reca in un centro antiviolenza, e da lì scatta la denuncia. Lei era molto ubriaca, aveva fiducia degli uomini con cui si accompagnava, che riteneva amici. Non aveva capito che per gli altri 6 la violenza aveva la ragion d’essere nel fatto che lei era considerata una tipa facile, con cui “ci si può combinare qualcosa”.


È di pochi giorni fa la notizia che la Corte d’Appello di Firenze assolve in via definitiva i 6 responsabili dello stupro di gruppo avvenuto 7 anni fa a Firenze. Se in primo appello, il tribunale aveva ritenuto convincente la versione della ragazza stuprata, adesso non è più convinto. Come avviene un cambiamento del genere? Cosa succede per ribaltarsi a tal punto una sentenza?

Il gender, i bambini e le bambine, i genitori, la scuola

Va premesso che il gender e la teoria/ideologia del gender sono una mistificazione scorretta delle gender theories (teorie del genere) e dei gender studies (studi di genere) che intenzionalmente viene mantenuto in inglese per fornire una migliore ambiguità a tutta la costruzione ideologica che si sta sviluppando da anni su questo tema.

Il Consiglio Comunale di Arcole (VR): a scuola si insegni l'oscurantismo



IL CONSIGLIO COMUNALE DI ARCOLE: A SCUOLA SI INSEGNI L’OSCURANTISMO.


L'ENNESIMO EPISODIO DI INTROMISSIONE DELL'INTEGRALISMO CATTOLICO IN VENETO.


LA MINISTRA GIANNINI NON CONCEDA PRIVILEGI ALLA LOBBY VATICANA.



La vera ideologia è quella di chi nega i diritti

La vera ideologia è quella di chi nega i diritti
Troviamo francamente sconcertante addurre la delibera della Giunta della Regione Piemonte n. 27-1613 del 23 giugno 2015 in materia di “Integrazione tesserino di riconoscimento per identità di genere”, come prova del dilagare e della relativa inconfutabile prevalenza della c.d. “Teoria del gender”. 
Qui da “Museo del ridicolo” c’è solo l’ostinato integralismo catto-fascista di chi desidera un’Italia in cui prevalga l’univocità di una visione “monistico-totalitaria” della vita. 
Purtroppo dovremo deludervi, noi non disponiamo di verità assolute forniteci in linea diretta dalla provvidenza e se essere “negazionisti” significa difendere il valore della dignità ed eguaglianza della persona umana, allora non potremo che essere orgogliosi di esserlo fino alla fine.
E qui non si tratta, come afferma l’avv. Amato “di far proprio un discutibile e minoritario orientamento giurisprudenziale in materia”, né di “scegliere a proprio piacimento il precedente che più gli aggrada o conviene nel mare magnum dell’ondivaga, contraddittoria e multicolore giurisprudenza”, ma di tutelare i diritti inviolabili della persona umana così come sostenuto dalla suesposta delibera che afferma “preso atto che, fra i diritti fondamentali riconosciuti e tutelati dalla Costituzione, l’art. 2 riconosce e garantisce anche il diritto all’identità personale e che la Corte Costituzionale ha specificato che nel concetto di identità personale deve farsi rientrare anche il concetto di identità di genere non sempre conforme al corpo biologico”.

Mobilitazione "Gender" nel Nord Est

Dopo il Verona Pride: appello alla mobilitazione “gender” nel Nord-Est
Comitata Giordana Bruna organizza un incontro Mercoledi 22 luglio 2015 ore 20.00 Presso Paratodos Verona - Viale Venezia 51 (zona Porta Vescovo)

na di affermazione delle nostre identità e della nostra diversità. Questa manifestazione ha probabilmente contribuito a mostrare che le persone LGBT ci sono, che la discriminazione non è un’invenzione ideologica, e che in Italia siamo ancora cittadini di serie B. Ma una città, un paese o una mentalità non cambia in un giorno.

In questi ultimi due anni e negli ultimi mesi, in maniera ancora più aggressiva, il nostro territorio è diventato il campo di battaglia di una guerra che le forze reazionarie del cattolicesimo integralista hanno dichiarato alle nostre vite, alle nostre famiglie, alle nostre esistenze, a quello che siamo, a quello che facciamo e a quello che rappresentiamo.

Brescia e Verona le più omofobe d'Italia

Noi lo pensiamo da tempo che il nostro territorio a cavallo fra Veneto e Lombardia è fra i più omofobi ed intolleranti d'Italia. Un'omo-transfobia continuamente alimentata dalla chiesa cattolica che con la sua rete di parrocchie e oratori ( i famosi circoli NOI) sostiene logisticamente organizzazioni intolleranti ed oscurantiste (Giuristi per la vita, Manif pour tous, Sentinelle in Piedi, Christus Rex ecc...)  che diffondono soltanto falsità non scientifiche ( La cosidetta IDEOLOGIA DEL GENDER - che non esiste) e seminano odio verso la vera emancipazione femminile ed lgbt.

Segnaliamo due interessanti articoli usciti su giornali bresciani


ALLARME GENDER? TRA FANTASMI E REALTA' - Mercoledì 24 Giugno a Verona


Valeria Pernice (DONNE DEMOCRATICHE), Elisa La Paglia (SE NON ORA QUANDO), BARBARA SETTI (CONSIGLIERA 5 STELLE Bussolengo) organizzano


ALLARME GENDER?
TRA FANTASMI E REALTA
'

MERCOLEDì 24 GIUGNO
ORE 20.30 SALA BRUNELLESCHI
VIA BRUNELLESCHI 12,
DIETRO FARMACIA ZONA STADIO


Filosofa del linguaggio Laura Sebastio - LE DIFFERENZE OLTRE GLI STEREOTIPI

Psicologa psicoterapeuta
Luigina Zappon - MATERNITA' E PATERNITA' TRA BIOLOGIA E CULTURA


Psicoterapeuta e docente
Antonella Elena Rossi - LA SCUOLA FA LA DIFFERENZA: progetti


Avvocato - PROPOSTE DI LEGGE in cantiere

Sociologo dei movimenti sociali Univ. di Verona
Massimo Prearo - MOVIMENTI "NO-GENDER" ORIGINI E FINI

Presidente Coordinamento Teologhe Italiane
CRISTINA SIMONELLI - RIFLESSIONI

Family Day: cronaca di una giornata particolare

di Massimo Prearo
Roma, Sabato 20 giugno 2015. Arrivo in piazza San Giovanni al fianco di un gruppo dall’accento veneto, guidati da una capofila che sventola con orgoglio la bandiera raffigurante la madonna di Medjugorje, preoccupati di essere in ritardo e di perdersi il meglio della manifestazione, ma rassicurati da un saggio papà – “tanto c’è poco da ascoltare, l’importante è far numero”. Riconosco da lontano la voce di Massimo Gandolfini, portavoce del Comitato organizzatore “Difendiamo i nostri figli”, che tuona dall’altoparlante con spirito autocompiaciuto, e mi ritrovo infine in mezzo a una massa ordinata e organizzata di #nogender. Bandiere della Manif pour tous (rosa per le femminucce, azzurre per i maschietti, ça va sans dire), cartelli per dire “no” all’aborto, al divorzio, alle convivenze e all’eutanasia perché “l’Europa senza dio non ha futuro”, ma anche “no al mercato dei bambini”, per gridare “mamma e papà, aiuto!” o “le nostre differenze non si cancellano”, per dire “no al DDL Cirinnà, no al DDL Scalfarotto, no al DDL Fedeli”; insomma una manifestazione che per celebrare la famiglia “naturale” si pone contro tutto ciò che nella complessa e continua trasformazione della società ridefinisce i confini stessi della famiglia e delle identità. “Noi non siamo contro i gay”, insistono dal palco. In effetti, come da catechismo della Chiesa cattolica, le persone omosessuali non dovrebbero essere biasimate per la loro condizione “oggettivamente disordinata”, è la loro omosessualità viziosa che deve essere ostacolata, condannata, repressa e riparata, ed è la loro pretesa a essere riconosciuti come cittadini uguali che hanno il diritto di avere diritti che non può essere accolta.

NON SERVE LA MACCHINA DEL TEMPO PER TORNARE AL MEDIOEVO: BASTANO I "NO GENDER"

Sabato 20 giugno si terrà a Roma la manifestazione “Difendiamo i nostri figli”. Gli organizzatori parlano di una partecipazione che viene stimata tra i 500.00 a 1 milione di persone.

Ci si chiederà quale potrebbe mai essere il motivo di una tale mobilitazione nazionale: una minaccia di attacco missilistico sulle scuole? Il divieto di guardare Rai YoYo imponendo ai bambini le frivolezze di Real Time? Una manifestazione contro il decreto “La Buona Scuola”? Ebbene no: tutta questa gente scenderà in piazza contro la Teoria del Gender. Vale a dire: verranno organizzati pullman, prenotati treni e magari pernottamenti per partecipare a una manifestazione contro qualcosa che non esiste. Al pari, insomma, delle manifestazioni contro le scie chimiche. Sì, perché, nonostante i Movimenti ProVita, i Giuristi per La Vita, I Voglio la Mamma, le Sentinelle in Piedi continuino a ripetere in un loop eterno che la vera minaccia alla famiglia naturale e a i suoi valori sia la Teoria del Gender, essa altro non è che una loro sapiente creazione per generare nell’italiano medio (quello, per intenderci, che si beve tutto ciò che gli viene propinato senza un minimo di spirito critico) una vera e propria fobia verso ciò che non sia “naturale”.

Potremmo perdere ore a discutere su cosa sia naturale e cosa no, tuttavia riassumiamo qui in breve cosa significhi per loro l’anormalità: l’omosessualità, in primis, la transessualità, ma anche, e non dimentichiamolo mai, le rivendicazioni che le donne negli anni hanno faticosamente conquistato. Il poter lavorare, la capacità di scegliere da sé sul proprio corpo, l’indipendenza economica e familiare, e, chiaramente, il diritto all’aborto.

Basta partecipare a una delle tante, tantissime conferenze che i Movimenti “NO gender” hanno organizzato e stanno tutt’ora portando avanti in tutta Italia per rendersi conto che il loro è un attacco a 360 gradi nei confronti di ciò che esce dalla loro (e sottolineo: LORO) visione di quello che deve essere il nucleo fondante della società: la famiglia eterosessuale, formata da mamma (possibilmente casalinga, così può accudire al marito e alla prole), papà e figli. Millantano un attacco, da parte dell’oscura lobby LGBT, verso le loro famiglie e accusano il Governo e l’Unar (Ufficio Nazionale Contro le Discriminazioni Razziali) di voler omosessualizzare i figli, insegnando loro, a scuola, che ci si può svegliare da un giorno all’altro e dire: “oggi sono uomo, domani sono donna, dopodomani si vedrà”. E’ chiaro che chiunque partecipi a queste conferenze e applichi un minimo di discernimento a ciò che vi viene detto capirà, nonostante le slide e i roboanti nomi che vengono citati (si scomoda anche Freud, pure lui colpevole di aver sdoganato l’omosessualità), che questi altro non sono che mistificatori e manipolatori.

In un’epoca in cui ci si beve tutto ciò che passa per la rete, in cui si condividono notizie palesemente false senza porsi mai il dubbio sulla veridicità o meno delle stesse, i relatori hanno vita facile, e lo sanno bene. I loro titoli, poi, generano negli uditori un senso di rispetto e di riverenza: avvocato, professore, psicologo, medico. Ciò che stanno facendo, tuttavia, è cercare di convincere l’audience che non c’è nulla di male a discriminare, a negare diritti a coloro che li rivendicano, a impedire che venga approvata una legge contro i crimini d’odio su base omofobica e transfobica. Parallelamente, si rimettono in discussione diritti acquisiti, come quello all’aborto, si contesta la legge 194 e si applaudono gli obiettori negli ospedali, ci si scaglia contro l’educazione sessuale nelle scuole (la donna deve arrivare possibilmente vergine al matrimonio), rea di spingere i ragazzi alla masturbazione compulsiva. Perché è proprio questo che viene detto: a scuola insegnano ai nostri figli a masturbarsi. Nuovamente, anche qui, chiunque abbia un minimo di sale in zucca capirebbe quanto sia assurda e surreale questa affermazione, eppure la gente ci crede, mormora tra il pubblico “che schifo” e magari inizia a considerare l’ipotesi di mandare i propri pargoli in istituti cattolici, almeno, lì, certe cose non succedono. Un caso?

Statisticamente, le più affezionate partecipanti a questi incontri sono donne, sui 40/50 anni: sono le più spaventate, quelle che si comperano i libri di Amato e che si leggono “Sposati e sii sottomessa” di Costanza Miriano. A voler fare un azzardo sociologico e psicologico, si potrebbe dire che ci vadano per trovare una legittimazione alla loro vita, perché hanno bisogno che qualcuno dica loro: tu è giusto che cresca i figli, che la tua unica aspirazione sia quella di avere una famiglia e un marito da accudire, che magari abbia rinunciato a tante cose (lo studio, la carriera, le tue ambizioni) per soddisfare un ruolo che ti hanno cucito addosso e che magari manco volevi. Poi ti facciamo anche qualche battutina sessista su come tu non sappia guidare e su come il tuo cervello sia scientificamente diverso da quello dell’uomo, che allegria!, ridiamo assieme e tu, nel tuo ridere non capisci neppure quanto in realtà tu venga umiliata da quelle parole.

A chi tende a sottovalutare il fenomeno, a dire: sono quattro gatti, rispondiamo che noi questa sicurezza non l’abbiamo e che siamo seriamente preoccupati per ciò che sta accadendo, perché questa è una lotta contro la laicità dello stato e delle istituzioni, una campagna d’odio verso le persone lgbt e verso le donne. E se hai la fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista) di essere maschio eterosessuale e, dunque, il punto forte della catena (secondo loro), ti rispondiamo che forse, un giorno avrai una figlia: vorrai che venga vista solo come incubatrice casalinga? E se invece a tuo figlio piacerà in ballo, vorrai che venga preso in giro perché è una cosa da checca senza che nessuno spieghi ai suoi compagni che ognuno ha il diritto di essere come desidera?

Pensaci. Non è vero che riguarda solo noi.
Riguarda anche te

di Ilaria Ruzza

Nessuno combatte le allucinazioni degli omofobi - Articolo

Segnalazione articolo interessante:

Nessuno combatte le allucinazioni degli omofobi

di Chiara Lalli su INTERNAZIONALE


L'IDEOLOGIA DEL GENDER NON ESISTE, L'OMOFOBIA SI - Presidio a Lugagnano - Verona

Il presidio della Comitata Giordana Bruna a Lugagnano (VR).
L'IDEOLOGIA DEL GENDER NON ESISTE, L'OMOFOBIA SI
Questo c'era scritto sullo striscione che abbiamo esposto fuori dalla Sala Parrocchiale di Lugagnano (VR), stasera andava in scena l'ennesima conferenza omofoba dal titolo apparentemente innoquo:
“Famiglia, Scuola, Società. Quale futuro educativo all'alba delle nuove ideologie”: ospite e relatore Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita.
Gianfranco Amato è un personaggio noto per le sue posizioni contro i diritti alle persone gay, lesbiche e trans, strenuo difensore della famiglia naturale tradizionale, contro ogni forma di riconoscimento delle coppie dello stesso sesso e contro l’approvazione di una legge che punisca i reati di omofobia e di transfobia.

La Comitata Giornada Bruna era a Lugagnano per far sentire la sua voce, per fare contro-informazione alle persone che entravano, purtroppo sempre troppe. L'invito era quello a non farsi riempire la testa con facili teorie che vede sempre noi gay, lesbiche, trans ma anche le donne che rivendicano la loro autodeterminazione, come soggetti che vogliono distruggere la loro famiglia "natural-tradizionale", non c'è bisogno di farlo, è già scoppiata e in crisi da decenni. Inutile dire che c'era il solito spiegamento di forze dell'ordine preoccupate forse che potessimo saltare addosso a tutte e tutti i partecipanti, nota positiva se vogliamo, la presenza del Sindaco di Lugagnano che non è entrato, forse neppure lui in accordo con i contenuti che avrebbe espresso Amato.
Lunga vita alla Comitata.
foto del presidio.

Presidio per i diritti!



PRESIDIO PER I DIRITTI! A LUGAGNANO DI SONA
Martedì 16 giugno dalle ore 20.00 alle ore 21.30.

Dopo il VERONA PRIDE, la nostra battaglia non finisce qui! Rispondiamo all'odio Omo-transfobico dei Giuristi per la Vita e dei vari movimenti NO-GENDER.




Martedì 16 Giugno 2015 presso il Salone Parrocchiale di Lugagnano (VR) si terrà l’ennesimo incontro omo-transfobico e contro la laicità e la libertà di informazione nelle scuole dal titolo “Famiglia, Scuola, Società. Quale futuro educativo all'alba delle nuove ideologie”: ospite e relatore della serata sarà l’avv. Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita. 


L’avv. Amato è un personaggio noto per le sue posizioni contro i diritti alle persone gay, lesbiche e trans, strenuo difensore della famiglia naturale tradizionale, contro ogni forma di riconoscimento delle coppie dello stesso sesso e contro l’approvazione di una legge che punisca i reati di omofobia e di transfobia.

La Comitata Giordana Bruna indice un presidio davanti al Salone Parrocchiale di Lugagnano per ribadire che la “teoria-ideologia del gender” non esiste, è solo un’invenzione messa a punto contro l’autodeterminazione delle donne, delle lesbiche, dei gay, delle persone bisessuali, trans e intersex; ma anche contro una scuola libera e laica.

Dopo il Verona Pride diamoci appuntamento tutte e tutti a Lugagnano in provincia di Verona, martedì 16 giugno dalle ore 20.00 alle ore 21.30.

Movimenti “no gender”: chi sono, cosa fanno, cosa vogliono?

E' giusto sapere chi sono e qual'è il reale intento di questi movimenti. Il 21 Maggio scorso e stata organizzata a Verona una Conferenza molto partecipata per contro-informare sulla cosidetta "Teoria del Gender" (che non esiste). 


Fra i relatori, Massimo Prearo, ricercatore presso l'Università di Verona ha fatto un ampia e dettagliata relazione appunto sui "Movimenti No gender".

Invitiamo tutte/i a leggerlo per avere materiale per una giusta contro-informazione.

I movimenti “no gender” non sono dei movimenti di informazione sul gender, ma movimenti spinti da un’ideologia reazionaria e conservatrice di stampo cattolico con fini politici ben definiti, che si avvalgono dell’appoggio della gerarchia vaticana e soprattutto, a livello locale, di vescovi e arcivescovi che rivendicano la necessità di una rinascita identitaria del mondo cattolico intervenendo anche abusivamente nella vita politica per dare indicazioni di voto. In questo senso, i movimenti anti-gender sono movimenti anti-democratici perché si oppongono allo sviluppo di una società fondata sui principi fondamentali della democrazia.

L'Omo-transfobia dei No Gender corre su Whatsapp

Sono davvero tanti gli amici, insegnanti e soprattutto genitori che ci segnalano di ricevere messaggi dal contenuto omofobico tramite Whattsapp*, la oramai popolarissima applicazione di messaggeria per smatphone e tablet.

Da chi provengono questi messaggi? Ovviamente da chi sta inculcando nelle menti della gente, in maniera "scientifica" ed organizzata, che esiste una terribile minaccia che sconvolgerà per sempre la nostra società; La cosidetta ed inesistente "Ideologia del Gender"* o "Teoria del Gender"*. Una minaccia che può essere considerata per la sua pericolosità al pari di un'imminente invasione aliena.

Come funziona e come agiscono gl'intolleranti?
C'è da dire che è una cosa anche benpensata... è semplice; Chiedono i numeri di telefono degli ignari genitori dei compagni di classe dei loro figli, magari con la scusa di invitarli alla festicciola di compleanno del pargolo, e poi li si consegna a qualcuno che li raccoglie in un database e che al momento giusto segnalerà questo o quell'evento presso una sala, un circolo parrocchiale, spazio comunale o altro luogo, con l'annuncio di ospiti d'eccezione, che poi sono sempre i soliti che girano e che conosciamo; Gandolfini, Amato, Corradi ecc... Oppure loro stessi agiscono da rete di diffusione di un messaggio preparato ed inviato dall'organizzazione.

I messaggi che vengono diffusi inoltre invitano a boicottare qualsiasi tipo di iniziativa che parli di sessualità ed educazione sessuale a scuola, a segnalare libri e testi omosessualisti* giacenti nelle biblioteche scolastiche, i quali a loro avviso, diffondono "l'ideologia del pensiero unico omosessualista". Invitano inoltre  a denunciare ai dirigenti scolastici quegl'insegnanti che affrontano con gli studenti, una qualsiasi informazione sull'omosessualità e/o la transessualità o anche parlano di prevenzione dalle infezioni sessualmente trasmesse.

Lo scopo è sempre quello di creare un clima di terrore nella gente al fine di impedire il raggiundimento di qualsiasi diritto da parte della Comunità LGBT*

di Zeno Menegazzi

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WhatsApp
https://it.wikipedia.org/wiki/WhatsApp


Teoria del Gender o Ideologia del Gender
http://www.wikipink.org/index.php?title=Teoria_del_gender

Omosessualista/Omosessualismo
http://www.wikipink.org/index.php?title=Omosessualismo

LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender)

https://it.wikipedia.org/wiki/LGBT
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La COMITATA GIORDANA BRUNA invita chiunque a segnalarci una qualsiasi iniziativa di carattere Omo-transfobico o che parli di "Teoria del Gender" di cui venite a conoscenza sul vostro territorio. La mail è: giordanabrunavr@gmail.com



Russia violenta: l'alleanza fascismo-Putin

Ecco la "LIBERTA D'OPINIONE" che vorrebbero anche in Italia le varie organizzazioni omofobe (Giuristi per la Vita, Manif pour Tous Italia, Christus Rex, FN, Sentinelle in piedi, Provita....). Nella foto i fascisti Russi che sorridono contenti mentre la polizia putiniana arresta gli intrepidi manifestanti del Pride Moscovita.

IN RUSSIA ANCORA VIOLENZA
Il regime del male di Putin vieta il gay pride a Mosca.
Nonostante il divieto alcuni manifestanti hanno cercato far sentire la propria voce e rivendicare i diritti umani sempre piu negati nel paese piu omofobo del mondo. Hanno breso botte e sono stati arrestati. Solidarieta al popolo LGBT RUSSO.

Per dire NO anche a questo ed in Solidarietà con il popolo LGBT RUSSO, SCENDETE IN PIAZZA CON NOI!
al Veronapride


SABATO 6 Giugno 2015
Concentramento corteo ore 15.45 in Via Santa Toscana a Verona (zona Porta Vescovo).Appuntamento al Circolo Pink dalle ore 13.00, in Via Cantarane 63C Verona (quartiere Veronetta molto vicino alla Stazione ferroviaria di porta Vescovo-uscita autostradale A4 Vr Est). Il Circolo pink si trova a pochi metri dalla partenza del Pride.

VERONA PRIDE - 6 Giugno 2015 - ANCHE NOI CI SAREMO!

COMITATA GIORDANA BRUNA
VERONA PRIDE - 6 GIUGNO 2015
APPELLO ALLA MANIFESTAZIONE VERONESE

ANCHE NOI CI SAREMO! PER RIAFFERMARE IL NOSTRO ORGOGLIO “DE-GENERE” CONTRO L’INTEGRALISMO CATTO/FASCISTA

La Comitata Giordana Bruna sarà al Verona Pride con un proprio spezzone in fondo al corteo, vi invitiamo ad essere a
Verona con noi e con i nostri contenuti. 
Concentramento corteo ore 15.45 in Via Santa Toscana a Verona (zona Porta Vescovo).
Appuntamento al Circolo Pink dalle ore 13.00, in Via Cantarane 63C Verona (quartiere Veronetta molto vicino alla Stazione ferroviaria di porta Vescovo-uscita autostradale A4 Vr Est). Il Circolo pink si trova a pochi metri dalla partenza del Pride.

Ancora una volta scendiamo in piazza per il nostro diritto all’autodeterminazione e alla libertà, contro gli attacchi catto-fascisti che la gerarchia vaticana ha nuovamente scatenato contro noi donne, lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersex.

Nel territorio veneto, in cui viviamo, assistiamo a un’aggressione violenta contro le politiche antidiscriminatorie, le campagne di educazione e prevenzione sulla sessualità nelle scuole, la lotta agli stereotipi di genere e le violenze sulle donne, il diritto all’autodeterminazione per le persone transessuali e transgender.

Conferenza CHI HA PAURA DEL GENDER? Grande successo della serata

CHI HA PAURA DEL GENDER?
Certmente non le molte persone che ieri sera, 21 Maggio 2015 sono venute in Sala Elisabetta Lodi ad ascoltare l'altra campana, quella della non discriminazione.
Serata riuscita, tanti genitori e insegnanti, buon dialogo e confronto sui temi dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere, da rifare sicuramente in altri posti, coinvolgendo anche altri gruppi di genitori, che dire brave e bravi tutte e tutti per aver creduto in questo incontro.

Presto vi stupiremo con nuovi appuntamenti ed iniziative.

 #gendertheory #omofobia #scuolalgbt

Mettiamoci una CROCE sopra

Chiude "La Croce" di Adinolfi. Che dire? Certamente non ne sentiremo la mancanza. Ed ora...METTIAMOCI UNA CROCE SOPRA!

Chi ha paura del gender? Conferenza pubblica


Comitata Giordana Bruna 
VI INVITA ALLA 

CONFERENZA PUBBLICA DI INFORMAZIONE 

 Giovedì 21 maggio 2015 / ore 20.30
 Sala Elisabetta Lodi 
San Giovanni in Valle - Verona


 La scuola del rispetto e della diversità:
 chi ha paura del gender? 

Una società democratica fondata sull’uguaglianza, sulle pari opportunità e sull’inviolabilità ministeriali di lotta a tutte le forme di discriminazione sul lavoro, nella società e a scuola. In Italia, le resistenze che il legislatore ha opposto alle richieste dell’Unione Europea di mettere in atto una vera e propria politica di lotta alle discriminazioni e di educazione alla diversità ha favorito l’emergenza di movimenti tradizionalisti, reazionari e conservatori appartenenti all’ala del cattolicesimo integralista, che denunciano la diffusione della cosiddetta “teoria o ideologia del gender”. 

MILANO: il comune nega la sala per il convegno omofobo.

MILANO: il comune nega la sala per il convegno omofobo.
Una cosa che dovrebbero fare tutte le istituzioni, negare sale e luoghi pubblici a chi diffonde odio ed intolleranza.

Niente convegno omofobo nei locali del Comune di Milano. L'amministrazione ambrogina ha negato l'autorizzazione all'uso della prestigiosa Sala Alessi presentata dal gruppo consiliare della Lega Nord. Secondo quanto riporta Milano Today, stati Luca Lepore (consigliere comunale della Lega), Massimo Gandolfini (Comitati etici), Gianfranco Amato (Giuristi per la vita). Il dibattito doveva essere moderato da Marco Invernizzi (Alleanza Cattolica).

Leggi l'articolo su GAY.IT

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UN ALTRO VOLANTINAGGIO DI CONTRO-INFORMAZIONE

La Comitata questa sera, 4 Maggio 2015, ha dato il benvenuto a prof. Gandolfini con un volantinaggio di contro-informazione fuori dalla sala dove teneva l'ennesima conferenza catto-fascista in Borgo Roma a Verona presso la Parrocchia Gesù Divino Lavoratore.

Poca gente e tutta molto gentile, hanno preso il nostro volantino, che si siano accorti che aveva contenuti opposti a quelli che avrebbero sentito in sala? Forse si e forse no, ma da come prendevano il materiale forse pensavano che si pubblicizzava la prossima conferenza del Gandolfini.

Un altro segnale del nostro fare. Poi ad un certo punto è arrivata la polizia chiamata dai preti della parrocchia, documenti e via liscia cosi.

Vi diamo appuntamento in sala Lodi il 21 maggio a Verona per la nostra conferenza, partecipate numerose e numerosi e se conoscete personale della scuola o anche genitori portateli magari scopriranno altro sul "gender" un filino diverso da quello che Galdolfini e compari professano.

Ecco qui un resoconto dei contenuti che Gandolfini offre al popolo a una delle sue conferenze.

http://comitatagiordanabruna.blogspot.it/2015/04/una-serata-con-massimo-gandolfini-di.html

Lunga Vita Alla Comitata

Abbasso la famiglia naturale! Evviva l’ideologia del gender!

articolo di Lorenzo Bernini, in «La Falla: L’almanacco del Cassero LGBT Center», lustro primo, maggio 2015 

Molto è stato scritto e detto a proposito delle fotografie blasfeme postate sulla pagina facebook del Cassero. So che l’associazione se ne è scusata, e non vorrei riaprire la questione. Non riesco però a non approfittare di questo articolo per dire che a me hanno divertito. Per il cattivo gusto assomigliavano alle vignette di Charlie Hebdo che dopo la strage sono assurte a simbolo della libertà di espressione. E ricordavano anche la processione della Madonna della Scabbia, protettrice delle frocie malate scassate e messe male, che Porpora Marcasciano descrive nel suo bel libro Antologaia, uscito da poco in una nuova edizione. Certo non saranno piaciute a chi pensa che le comunità LGBTQI italiane debbano starsene composte al loro posto, a elemosinare diritti che vengono loro negati da forze politiche impegnate a rincorrere il voto cattolico. Ma dissacrare i simboli della propria oppressione è di per sé liberatorio. Tra poco si ricorda il 28 giugno 1969, il giorno in cui, scrisse Allen Ginsberg, le persone LGBTQI persero il loro sguardo ferito. Alcuni/e iniziarono allora a sorridere garbatamente, altri/e a ridere sguaiatamente.

Comitata in Azione contro l'Omo-bi-transfobia

AZIONE DELLA COMITATA GIORDANA BRUNA A UNO DEI TANTI INCONTRI OMO-TRASFOBICI.
Quale educazione? Non quella dell’odio e della paura.
Comitata Giordana Bruna.
Questo il testo dello striscione aperto stasera a Villafranca di Verona dalla Comitata Giordana Brunadurante uno dei tanti incontri omo-transfobici organizzati in provincia di Verona.
Un gruppo di persone della Comitata stasera ha interrotto l’incontro di Villafranca aprendo uno striscione, volantinando in sala spargendo anche coriandoli colorati sul tavolo dei relatori. L’incontro aveva per titolo “Quale educazione per i nostri figli? La scuola e il consenso informato” relatori due volti noti Gilberto Gobbi psicologo e psicoterapeuta e l’avv. Claudio Corradi dei Giuristi per la vita, moderatore un altro noto per le sue posizione omofobe Alberto Zelger consigliere comunale a Verona della lista Tosi.

Amato incita alla violenza

Che dire? Ogni giorno che passa ne sentiamo una peggio dell'altra. Gli omofobi fanno ora a gara a chi la spara più grossa al fine di creare solo odio e paura:
Riportiamo l'articolo dal blog GAYBURG:


Gianfranco Amato paventa violenze se i gay

continueranno a rivendicare i loro diritti


Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita, sta proseguendo incessantemente la sua azione di propaganda della paura nei confronti di un'inesistente «ideologia gender». Intervistato da Radio Missione Francescana, ha continuato a ripetere i suoi soliti ritornelli di sempre, utilizzando parole sempre uguali che paiono riproposte sino alla nausea per farle penetrare nel cervello di chi non ha spirito critico e si basa sul sentito dire.

Continuate a leggere l'articolo su GAYBURG

L'ennesima Conferenza Omofoba a Verona

Conferenza di natura omofoba all'Istituto Salesiano San Zeno 

Riportiamo la Nota della "Rete Studenti Medi di Verona" che riportiamo sotto.

Nella giornata di oggi gli studenti dell'Istituto Salesiano San Zenohanno partecipato ad una conferenza orgnaizzata dalla presidenza della scuola con relatore Gianfranco Amato. "Davanti a ideologie che anche in Italia si vogliono surretiziamente introdurre nelle scuole e che sono una vera minaccia per la famiglia, vogliamo illuminare i nostri giovani sul pericolo di tale modo di pensare e vivere le loro famiglie attuali e per il loro futuro." così il sito dell'istituto presenta l'incontro, intitolato "Gender, una minaccia per la famiglia". Il relatore ha sottolineato più volte l'erroneità, a suo parere, del concetto di identità sessuale distaccata dal genere fisico. Non è possibile che un avvocato, che si suppone debba difendere i diritti della popolazione intera, sia invitato in una scuola per discriminare e manipolare gli studenti. Il sistema educativo dovrebbe essere il primo mezzo ad abbattere barriere quali discriminazione ed intolleranza, per questo non possiamo evitare di indignarci davanti a tali fenomeni. Come studenti non riteniamo accettabile che tali incontri si tengano all'interno delle scuole, che dovrebbero essere luogo di confronto e formazione anche per quanto riguarda la tolleranza. Gli studenti non possono essere manipolati all'interno di quello che dovrebbe essere un cantiere per la formazione di un pensiero personale ed una coscienza tollerante ed aperta. Ci auguriamo che nessun'altro studente sia costretto a partecipare ad iniziative di stampo omofobo ed intollerante, che vanno certamente ad intaccare la libertà di pensiero degli studenti stessi.

 Rete Studenti Medi Verona, 15 aprile 2015

Teoria del Gender: Ossessione Clericale

Ancora una volta come un'ossessione, il Papa apre la bocca contro la "Teoria del Gender", e in molti si chiedono: Ma non era questo il Papa che aveva detto "Chi sono io per giudicare un gay? E' il Papa innovativo che tutti pensano che sia o c'è qualcosa che non va.
Segnaliamo questo articolo di Chiara Lalli (Filosofa e giornalista) pubblicato su Wired


Se il papa fa il papa e dice cose banali sui gender 
Bergoglio un pontefice innovativo? Forse. Ma non aspettiamoci aperture che rompano gli schemi della dottrina. Il discorso sulla “teoria del gender” nella forma poteva essere più raffinato, nella sostanza non poteva essere altro “Mi chiedo se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a cancellare la differenza perché non sa più confrontarsi con essa. Così rischiamo un passo indietro, la rimozione della differenza infatti è il problema non la soluzione, per risolvere i loro problemi di relazione l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia.